Il regno dei vitigni autoctoni

A cura di Paolo De Cristofaro

collage vitigni

La Campania è uno dei territori più importanti al mondo per quel che riguarda la quantità e la varietà di vitigni storicamente coltivati. Un patrimonio ampelografico semplicemente straordinario, formatosi e conservatosi in quasi tre millenni grazie prima di tutto alla posizione strategica della regione nel bacino mediterraneo.

Se le radici del vino indoeuropeo vengono unanimemente collocate nel Caucaso, è altrettanto assodato che gli insediamenti greci e fenici in Campania hanno rappresentato una delle principali porte d’ingresso per un gran numero di cultivar orientali, prima della loro diffusione in varie zone dell’Europa continentale.

E’ praticamente impossibile elencare tutte le varietà censite, descritte, menzionate in regione fin dai tempi antichi. Basta ricordare un semplice dato: anche oggi che una parte del materiale genetico è stato perduto nei periodi più difficili per la viticoltura, la Campania può contare su un numero di vitigni autoctoni che supera quello dell’intera Francia.
In ogni distretto è possibile, anzi inevitabile, imbattersi in decine di varietà, cloni, biotipi, diffusi solo localmente e magari conosciuti con termini dialettali, propagati attraverso selezioni massali effettuate nelle vigne co-piantate. Anche nella fase di maggiore successo dei cosiddetti vitigni internazionali, i vignaioli campani hanno continuato a credere fermamente nel valore storico e qualitativo delle loro cultivar tradizionali: a tutt’oggi la presenza di merlot e chardonnay, cabernet e sauvignon, syrah e petit verdot si mantiene decisamente marginale.

Salvo eccezioni ben circoscritte, le migliori bottiglie della regione sono da sempre prodotte con uve autoctone e questo è uno dei principali fattori di distinzione del distretto: sono vini per molti versi dal carattere unico, non riconducibile a modelli standardizzati e non facilmente replicabile, che suscitano un crescente interesse tra gli operatori e gli appassionati più curiosi ed aperti. Naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia: non è per nulla facile orientarsi in un panorama così ampio e variegato di nomi, zone, espressioni organolettiche.

Ogni varietà e denominazione richiede dunque una conoscenza specifica per essere memorizzata, capita e spiegata nel suo profilo identitario. Ecco allora un riepilogo delle cultivar più importanti, con l’indicazione delle principali aree viticole di diffusione e delle denominazioni di origine regionali in cui sono impiegate.

PRINCIPALI VARIETÀ A BACCA BIANCA

Asprinio
Aree viticole: Colline Caiatine-Terre del Volturno
DOP-DOC Aversa (o Asprinio d’Aversa)

Biancolella
Sinonimi: biancatenera (in Costiera Amalfitana)
Aree viticole: Campi Flegrei e Isole Arcipelago Campano, Costiera Amalfitana
DOP-DOC Ischia, DOP-DOC Costa d’Amalfi
IGP-IGT Epomeo, IGP-IGT Colli di Salerno

Caprettone
Aree viticole: Vesuvio
DOP-DOC Vesuvio, IGP-IGT Pompeiano

Catalanesca
Aree viticole: Vesuvio
IGP-IGT Catalanesca del Monte Somma, IGP-IGT Pompeiano

Coda di volpe
Aree viticole: Sannio, Irpinia, Vesuvio, Penisola Sorrentina
DOP-DOC Sannio, DOP-DOC Irpinia, DOP-DOC Vesuvio, DOP-DOC Penisola Sorrentina
IGP-IGT Beneventano (o Benevento), IGP-IGT Pompeiano

Falanghina
Biotipi: falanghina del Sannio, falanghina dei Campi Flegrei
Sinonimi: biancazita (in Costiera Amalfitana)
Aree viticole: Alto Casertano, Sannio, Irpinia, Campi Flegrei e Isole Arcipelago Campano, Vesuvio, Penisola Sorrentina, Costiera Amalfitana
DOP-DOC Falerno del Massico, DOP-DOC Galluccio, DOP-DOC Falanghina del Sannio, DOP-DOC Irpinia, DOP-DOC Campi Flegrei, DOP-DOC Capri, DOP-DOC Penisola Sorrentina, DOP-DOC Costa d’Amalfi
IGP-IGT Roccamonfina, IGP-IGT Beneventano (o Benevento), IGP-IGT Pompeiano, IGP-IGT Colli di Salerno

Fenile
Aree viticole: Costiera Amalfitana
DOP-DOC Costa d’Amalfi, IGP-IGT Colli di Salerno

Fiano
Aree viticole: Alto Casertano, Sannio, Irpinia, Colli Salernitani e Picentini, Cilento e Vallo di Diano
DOP-DOCG Fiano di Avellino
DOP-DOC Sannio, DOP-DOC Irpinia, DOP-DOC Cilento
IGP-IGT Roccamonfina, IGP-IGT Beneventano (o Benevento), IGP-IGT Colli di Salerno, IGP-IGT Paestum

Forastera
Aree viticole: Campi Flegrei e Isole Arcipelago Campano
DOP-DOC Ischia, IGP-IGT Epomeo

Ginestra
Aree viticole: Costiera Amalfitana
DOP-DOC Costa d’Amalfi, IGP-IGT Colli di Salerno

Greco
Aree viticole: Alto Casertano, Sannio, Irpinia, Cilento e Vallo di Diano
DOP-DOCG Greco di Tufo
DOP-DOC Sannio, DOP-DOC Irpinia
IGP-IGT Roccamonfina, IGP-IGT Beneventano (o Benevento), IGP-IGT Colli di Salerno, IGP-IGT Paestum

Pallagrello Bianco
Aree viticole: Colline Caiatine-Terre del Volturno
IGP-IGT Terre del Volturno

Pepella
Aree viticole: Costiera Amalfitana
DOP-DOC Costa d’Amalfi, IGP-IGT Colli di Salerno

Ripoli
Aree viticole: Costiera Amalfitana
DOP-DOC Costa d’Amalfi, IGP-IGT Colli di Salerno

 

PRINCIPALI VARIETÀ A BACCA SCURA

Aglianico
Biotipi: aglianico del Taburno (o amaro), aglianico di Taurasi, aglianico del Vulture
Aree viticole: Alto Casertano, Sannio, Irpinia, Costiera Amalfitana, Colli Salernitani e Picentini, Cilento e Vallo di Diano
DOP-DOCG Aglianico del Taburno, DOP-DOCG Taurasi
DOP-DOC Falerno del Massico, DOP-DOC Galluccio, DOP-DOC Sannio, DOP-DOC Irpinia, DOP-DOC Costa d’Amalfi, DOP-DOC Cilento
IGP-IGT Roccamonfina, IGP-IGT Beneventano (o Benevento), IGP-IGT Colli di Salerno, IGP-IGT Paestum

Casavecchia
Aree viticole: Colline Caiatine-Terre del Volturno
DOP-DOC Casavecchia di Pontelatone, IGP-IGT Terre del Volturno

Pallagrello Nero
Aree viticole: Colline Caiatine-Terre del Volturno
IGP-IGT Terre del Volturno

Piedirosso
Sinonimi: per’e palummo
Aree viticole: Alto Casertano, Sannio, Campi Flegrei e Isole Arcipelago Campano, Vesuvio, Penisola Sorrentina, Costiera Amalfitana
DOP-DOC Falerno del Massico, DOP-DOC Galluccio, DOP-DOC Sannio, DOP-DOC Campi Flegrei, DOP-DOC Ischia, DOP-DOC Capri, DOP-DOC Vesuvio, DOP-DOC Penisola Sorrentina, DOP-DOC Costa d’Amalfi
IGP-IGT Roccamonfina, IGP-IGT Beneventano (o Benevento), IGP-IGT Pompeiano, IGP-IGT Epomeo, IGP-IGT Colli di Salerno

Tintore
Aree viticole: Costiera Amalfitana
DOP-DOC Costa d’Amalfi, IGP-IGT Colli di Salerno