LA CAMPANIA > VINI DOP (DOCG-DOC)

A cura di Paolo De Cristofaro

Dop Aversa

DOP-DOC Aversa (o Asprinio d’Aversa)

Area viticola: Colline Caiatine-Terre del Volturno
Provincia di Caserta e Città Metropolitana di Napoli

Denominazione di Origine istituita nel 1993, la DOP Aversa (o Asprinio d’Aversa) si sviluppa nella sezione meridionale dell’area viticola Colline Caiatine-Terre del Volturno.

La zona di produzione comprende 19 comuni della provincia di Caserta e 3 della città metropolitana di Napoli, collocati nella fertile piana aversana, che si estende fino alle porte di Napoli ed è uno dei territori a più alta vocazione agricola di tutto il Mediterraneo. Ortaggi e frutta dominano nelle coltivazioni, ma resiste – seppur con fatica – la tradizione delle cosiddette alberate etrusche, particolare sistema di allevamento verticale utilizzato nei vecchi impianti di asprinio, vitigno a bacca bianca geneticamente sovrapponibile al greco.

La DOP interprovinciale prevede sia la tipologia ferma-secca (minimo 85% di asprinio), sia la versione Spumante (asprinio 100%), una delle poche che meritano di essere citate in Campania per importanza storica e tradizione (si può utilizzare sia il metodo Charmat, sia il Metodo Classico).

73,49 ettari è la superficie vitata idonea a produrre vini rivendicabili attraverso la DOP Aversa (o Asprinio d’Aversa).
Nella vendemmia 2018 sono stati rivendicati poco più di 1.225 ettolitri, riferiti a poco di più 28,50 ettari, per una produzione potenziale di poco superiore alle 163.000 bottiglie (Dati Agea-Sian).