LA CAMPANIA > VINI DOP (DOCG-DOC)

A cura di Paolo De Cristofaro

DOP Falanghina del Sannio

DOP-DOC Falanghina del Sannio

Area viticola: Sannio
Provincia di Benevento

Denominazione di Origine istituita nel 2011, la DOP Falanghina del Sannio comprende l’intero territorio amministrativo della provincia di Benevento (78 comuni) e certifica i vini prodotti con il principale vitigno a bacca bianca dell’area viticola, nonché il più diffuso in Campania (prima varietà a bacca bianca per superficie vitata).

Il disciplinare distingue ulteriormente quattro specifiche sottozone, che corrispondono ad aree tutelate in passato da specifiche e distinte DOC.

Sottozona-Guardia-Sanframondi-Sannio

Sottozona Guardia Sanframondi o Guardiolo. Si colloca nel settore centro-occidentale della provincia di Benevento, in un’area che fa da collegamento naturale tra la piana telesina e l’Alto Sannio. L’area si sovrappone parzialmente a quella della sottozona Solopaca, sviluppandosi su 4 comuni.
Prevalgono qui pendii lievi, collocati tra i 100 e i 300 metri di altitudine, caratterizzati da terreni argillosi misti a suoli di natura alluvionale, con componenti sabbiose e limose.

Sottozona-Solopaca-Sannio

Sottozona Solopaca. Si colloca nel quadrante occidentale della provincia di Benevento, principalmente sulle dolci colline della Valle Telesina, fino ai confini con la provincia di Caserta. L’area si sovrappone parzialmente a quella della sottozona Guardia Sanframondi, sviluppandosi su 12 comuni.
Prevale qui una viticoltura intensiva, agevolata da pendenze morbide e da un clima tendenzialmente più mite rispetto ad altre sotto-aree, con altitudini stabilmente inferiori ai 200 metri e terreni fertili, di origine alluvionale, con componenti sabbiose e limose che si alternano a giaciture argillose e calcaree.

Sottozona-SantAgata-dei-Goti-Sannio

Sottozona Sant’Agata dei Goti. Si colloca nel quadrante sud-occidentale della provincia di Benevento, in un’area di confine tra la Valle Telesina, il versante caudino del Taburno e l’imbocco della Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta. È la più piccola delle sottozone sannite per superficie vitata, interamente compresa nei confini del comune di Sant’Agata dei Goti.
Le altitudini sono simili a quelle che caratterizzano le sottozone Guardia Sanframondi e Solopaca, mentre cambiano giaciture ed esposizioni: aumenta la percentuale di argilla e calcare, i siti si fanno sensibilmente più acclivi, gli orientamenti delle colline sono perlopiù verso ovest.

Sottozona-Taburno-Sannio

Sottozona Taburno. Comprende 13 comuni ubicati alle pendici del massiccio montuoso di origine calcarea Taburno-Camposauro, collocato nel quadrante centro-meridionale della provincia di Benevento. Si tratta del medesimo areale che identifica la DOP-DOCG Aglianico del Taburno, utilizzata esclusivamente per i vini rossi e rosati che corrispondono alle caratteristiche stabilite dall’apposito disciplinare.
Il settore più densamente vitato è quella nord-orientale, caratterizzato da suoli argilloso-calcarei e altitudini comprese generalmente tra i 300 e i 450 metri sul livello del mare. Quote che salgono sensibilmente nel versante meridionale, dove trovano spazio vigne dislocate anche tra i 500 e i 600 metri, su terreni ancora più poveri, di matrice calcarea.

Il disciplinare prevede per la DOP Falanghina del Sannio 7 categorie/tipologie, comprendenti anche le versioni Spumante, Vendemmia Tardiva e Passito, tutte proponibili anche con l’indicazione della sottozona e da produrre con uve falanghina per almeno l’85% (possono contribuire al restante 15% altre varietà non aromatiche idonee alla coltivazione in provincia di Benevento).

2.050,31 ettari è la superficie vitata idonea a produrre vini rivendicabili attraverso la DOP Falanghina del Sannio.
Nella vendemmia 2018 sono stati rivendicati poco più di 76mila ettolitri, riferiti ad oltre 1.200 ettari, per una produzione potenziale di poco superiore a 10.150.000 bottiglie (Dati Agea-Sian).