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Galluccio-Roccamonfina, le migliori aziende (seconda parte)

Qui la prima parte dedicata alle migliori aziende di Galluccio-Roccamonfina – link

Telaro

Via Cinque Pietre, 2
Località Calabritto – Galluccio (CE)
Tel. +39 0823 925841
www.vinitelaro.it
info@vinitelaro.it
Superficie aziendale vitata: 70 ettari (60 ha di proprietà)
Produzione annua (media): 550.000 bottiglie
Visite e vendita diretta in azienda: su prenotazione

E’ il marchio commerciale della Cooperativa Lavoro e Salute, fondata nel 1987 e composta oggi da una decina di soci. Senza dubbio la realtà numericamente più significativa dell’area con i suoi 70 ettari di vigne e una produzione annua superiore al mezzo milione di bottiglie: se i bevitori campani conoscono in qualche modo il nome di Galluccio, lo si deve principalmente alla gamma firmata Telaro.

Proprio la ricca e variegata batteria costituisce il maggior motivo di interesse: una quindicina di etichette raggruppate in diverse linee, differenziate per durata degli affinamenti e per prezzi, senza contare gli spumanti, i rosati, le vendemmie tardive e i passiti. Ma non è così scontato, bicchieri alla mano, associare le migliori riuscite di Telaro alle Selezioni rispetto ai vini “base”: ci sono rari picchi di eleganza e personalità, ma il livello generale è più che accettabile per correttezza tecnica e affidabilità.

Crediti foto: vivino.com

Crediti foto: vivino.com

A chi non li ha mai assaggiati consiglierei di testare la Falanghina e il Fiano di Roccamonfina della linea classica (meno di 7 euro in enoteca), il Ciesco Rosso (taglio di aglianico e piedirosso, poco più di 5 euro) e il Galluccio Ara Mundi Rosso Riserva (intorno ai 13 euro, ottima la versione 2010).

Tenuta Adolfo Spada

Frazione Vaglie, Strada Provinciale 14 Sessa Mignano
Galluccio (CE)
Tel. +39 0825 925709
www.tenutaspada.it
info@tenutaspada.it
Superficie aziendale vitata: 21 ettari
Produzione annua (media): 100.000 bottiglie
Visite in azienda: no

Era il 1973 quando l’ingegnere Adolfo Spada rilevò a Galluccio una tenuta da circa 30 ettari, oltre 20 dei quali oggi a vigneto. Ma è solo nei primi anni 2000 che cominciò l’attività di produzione vera e propria, con i figli Ernesto e Vincenzo, coadiuvati da Riccardo Cotarella. I favorevoli riscontri di critica e mercato incoraggiarono un’ulteriore graduale crescita dell’azienda, diventata un piccolo gioiello agricolo, certificato in biologico.

Crediti foto: Tenuta Adolfo Spada

Crediti foto: Tenuta Adolfo Spada

Le vigne si posizionano sul versante nord-ovest del vulcano di Roccamonfina, nella fascia intorno ai 300 metri di altitudine, caratterizzata da suoli ricchi di tufi, pomici, basalto, sabbie e ceneri vulcaniche. E’ un corpo unico, diviso in 13 diversi appezzamenti, quattro dei quali si differenziano per la struttura dei terreni (franco-sabbiosa) e vengono non a caso utilizzati per produrre le due etichette di punta: il Fiorflòres (falanghina in purezza) e il Gladius (classico taglio di aglianico e piedirosso).

Crediti foto: Tenuta Adolfo Spada

Crediti foto: Tenuta Adolfo Spada

Proprio quest’ultimo è senza dubbio il vino che ha fatto maggiormente conoscere la Tenuta Adolfo Spada: è un rosso moderatamente moderno, affinato in legno piccolo, che in alcune annate svela più di un punto di contatto con il Terra di Lavoro di Galardi, su cui ci siamo soffermati nel precedente post. L’ultima annata in commercio è la 2010 (sotto i 20 euro in enoteca), la migliore riuscita probabilmente la 2007. Completano la gamma i quattro vini della linea Gallìcius (Per’e Palummo, Aglianico, Falanghina e Greco): stile rotondo e fruttato, meritano un assaggio prima di tutto per il favorevole rapporto qualità-prezzo (poco sopra i 6 euro in enoteca).

Masseria Starnali

Strada Provinciale 14 Sessa Mignano – Galluccio (CE)
Tel. +39 0823 925016
www.masseriastarnali.com
masseriastarnali@libero.it
Superficie Aziendale Vitata: 6 ettari
Produzione annua (media): 15.000 bottiglie
Visite e vendita diretta in azienda: su prenotazione
Struttura agrituristica annessa

Non è tecnicamente una new entry, ma è come se lo fosse, considerando il deciso cambio di passo evidenziato nelle ultime stagioni da Masseria Starnali. Una realtà agricola da oltre 30 ettari, dislocati sulle colline di Galluccio, divisi tra vigneti, uliveti e castagneti e coltivati in biologico.

Masseria Starnali, Galluccio (CE) - Crediti foto: italia-agritur.it

Masseria Starnali, Galluccio (CE) – Crediti foto: italia-agritur.it

Ne deriva una piccola gamma interamente consacrata alle varietà tipiche della zona: il Galluccio Rosso Conte di Galluccio è un aglianico in purezza affinato in tonneaux, mentre il Santo Sano è un classico taglio di aglianico e piedirosso lavorato solo in acciaio. Le migliori indicazioni arrivano tuttavia dall’unico bianco di casa, la falanghina Maresa, che nella versione 2013 brilla col suo respiro quasi montano di melone bianco, muschio, erbe da cucina, capace di sciogliersi in un sorso snello e salino, puntuale ma anche rilassato. Sugli 8 euro in enoteca.

I Cacciagalli

Piazza della Vittoria, 27 – Teano (CE)
Tel. +39 0823 875216
www.icacciagalli.it
info@icacciagalli.it
Superficie aziendale vitata: 6 ettari
Produzione annua (media): 15.000 bottiglia
Visite e vendita diretta in azienda: su prenotazione

Fondata nel 2006, la piccola azienda di Diana Iannaccone e Mario Basco è battezzata dal nome storico di una masseria da circa 25 ettari, da sempre occupata da vigne, noccioleti, castagneti ed uliveti. E’ quella che si dice una realtà emergente, ben conosciuta nel movimento “naturale” (la conduzione segue i dettami dell’agricoltura biologica e biodinamica), cresciuta gradualmente negli ultimi anni.

Diana Iannaccone e Mario Basco, proprietari della masseria I Cacciagalli di Teano (CE)

Diana Iannaccone e Mario Basco, proprietari della masseria I Cacciagalli di Teano (CE)

Le parcelle di proprietà si distribuiscono tra i comuni di Teano e Caianello, sul versante orientale del complesso vulcanico di Roccamonfina, in un’area tendenzialmente più calda rispetto ai pendii di Galluccio, ma ugualmente legata alla natura piroclastica dei suoli, con prevalenza di tessiture franco sabbiose, mescolate a giaciture calcaree e, più raramente, argillose.

Nonostante i volumi poco più che confidenziali, la gamma ha una sua articolazione, a partire da una distinzione chiara tra i vini lavorati in acciaio e in legno (la falanghina Aorivola e il Masseria Cacciagalli Rosso, blend di aglianico e pallagrello nero) e quelli affinati in anfora (la falanghina Leneo, il fiano Zagreo, il piedirosso Lucno e l’aglianico Phos). Sono interpretazioni apertamente anarchiche da un punto di vista espressivo, per molti versi non riconducibili a modelli stilistici predefiniti e con esiti piuttosto difformi da una vendemmia all’altra.

Difficile delineare una “gerarchia” al momento, ma vale a mio avviso la pena di recuperare qualche bottiglia dei piedirosso di casa, vitigno che qui si esprime con una tempra tutta sua, molto diversa da quella che di solito associamo ai rossi di Campi Flegrei, Vesuvio ed Ischia. L’assaggio finora più convincente, tuttavia, è merito di un’etichetta di inserimento recente come lo Zagreo, di cui riportiamo la nota relativa all’annata 2013, scritta da Giampaolo Gravina.

I cacciagalli - etichette

Zagreo 2013: Il nuovo nato dell’azienda di Diana Iannaccone e Mario Basco è un bianco da uve fiano fermentato e macerato in anfora. Il riflesso color giallo oro è insieme luminoso e velato e i profumi di succo di mela richiamano la coinvolgente selvatichezza delle erbe spontanee; corroborando le suggestioni aromatiche, anche l’attacco di bocca esprime una sbrigliata vitalità del sapore senza restare frenato da nessuna rugosità tannica, e il sorso pulisce il palato lasciando una persistente armonia gustativa, molto calibrata nel fondere i richiami di cereali e frutta (pere, nespole) con un originale corredo speziato. Sui 15 euro in enoteca.

Vestini Campagnano – Poderi Foglia

Frazione San Giovanni e Paolo – Via Barraccone, 5
Caiazzo (CE)
Tel. +39 0823 679087
Sito internet: www.vestinicampagnano.it
Email: info@vestinicampagnano.it
Superficie aziendale vitata: 15 ettari (9 ha di proprietà)
Produzione annua (media): 100.000 bottiglie
Visite e vendita diretta in azienda: su prenotazione

Vai al post dedicato a Vestini Campagnano – Poderi Foglia: link

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L'Autore

Paolo De Cristofaro

Paolo De Cristofaro

Irpino classe 1978, lavora a tempo pieno nel mondo del vino dal 2003, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione e il Master in Comunicazione e Giornalismo Enogastronomico di Gambero Rosso. Giornalista e autore televisivo, collabora per numerose guide, riviste e siti web, tra cui il blog Tipicamente, creato nel 2008 con Antonio Boco e Fabio Pracchia. Attualmente è il responsabile dei contenuti editoriali del progetto Campania Stories, nato da un’esperienza ultradecennale nell’organizzazione degli eventi di promozione dei vini irpini e campani con gli amici di sempre. Dal 2013 collabora con la rivista e il sito di Enogea, fondata da Alessandro Masnaghetti.
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