LA CAMPANIA > Scheda annata 2017

A cura di Paolo De Cristofaro
In collaborazione con Associazione Enologi Enotecnici Italiani – Sezione Campania

 

ANNATA 2017
FATTORI CLIMATICI E PRODUTTIVI

Inizio di inverno molto freddo, con temperature inferiori alla media stagionale di almeno 2°C e qualche episodio nevoso anche a quote basse, proseguito con clima decisamente mite nei mesi di febbraio e marzo.

Prima parte di primavera caratterizzata da meteo caldo e poco piovoso, che ha determinato un germogliamento anticipato di circa 8-10 giorni. Significativo calo termico intorno alla metà di aprile, con gelate notturne nei giorni compresi tra il 19 e il 22 del mese, che hanno condizionato le prime fasi vegetative nelle zone più umide e vallive.

Una breve finestra fredda che ha lasciato nuovamente spazio all’alta pressione, con temperature superiori alle medie del periodo e scarse precipitazioni. La fioritura è avvenuta regolarmente tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, con un decorso abbastanza breve ed una allegagione più abbondante rispetto al 2016.

Andamento ulteriormente rafforzato nel periodo estivo: dalla terza decade di giugno ai primi di settembre temperature elevate (con massime spesso vicine ai 40 °C per effetto degli anticicloni nordafricani) e prolungata assenza di piogge. Variabili climatiche che hanno in generale favorito buone condizioni sanitarie e rallentato l’attività vegetativa, con un anticipo dell’agostamento e dell’invaiatura di circa 10-15 giorni, protrattosi poi fino alla raccolta.

Uve sane, dunque, ma con differenti gradi di maturazione anche all’interno di uno stesso vigneto e in taluni casi con grappoli disidratati. Ne risulta un quadro qualitativo piuttosto eterogeneo, complessivamente buono con punte di ottimo livello nei vigneti dove la vite ha sofferto meno, per varie ragioni.

I vini bianchi si presentano in linea di massima con alcol potenziale più alto e acidità più basse (espresse in acido tartarico) rispetto ai valori abituali, profili olfattivi meno complessi e parte gustativa più consistente e corposa, se paragonati a quelli della vendemmia precedente.
Discorso tutto sommato simile per i vini rossi: per le varietà tardive si configura come un’annata più lineare in rapporto alla 2016, ma i vini risultano pieni e concentrati, con un solido scheletro acido a garantire equilibrio e stratificazione nelle zone più vocate.