LA CAMPANIA > Scheda annata 2013

A cura di Paolo De Cristofaro
In collaborazione con Associazione Enologi Enotecnici Italiani – Sezione Campania

 
ANNATA 2013
FATTORI CLIMATICI E PRODUTTIVI

Inverno freddo ma senza eccessi, con precipitazioni nella media e isolate finestre di gelo intenso.

Prima parte di primavera più fresca e piovosa rispetto alle due annate precedenti, temperature che salgono lentamente solo a partire da fine aprile, con un mese di maggio tiepido e luminoso.

Coda di primavera e inizio estate estremamente freddi e soprattutto piovosi: da inizio giugno fino a metà luglio temperature costantemente inferiori alla media e precipitazioni abbondanti, con continui acquazzoni pomeridiani.

Condizioni più stabili nella seconda metà di luglio e per buona parte di agosto, con due brevi finestre di caldo intenso legate all’anticiclone nordafricano.

Settembre ancora fresco e capriccioso, con foschie e rugiade mattutine anche nelle giornate più asciutte e solari. Paradossalmente più “estivo”, con qualche ulteriore finestra umida, il periodo da fine settembre agli ultimi giorni di ottobre, con temperature massime stabilmente intorno ai 25 gradi e una vera e propria “estate di San Martino” anticipata verso la fine del mese.

Annata quantitativamente abbondante con rese elevate su uve e mosti, produzione superiore di un 10% in media rispetto alla vendemmia precedente.
Numerose caratteristiche che ricordano un’ampia serie di millesimi degli anni ’80 e ’90: raccolta molto lunga, protrattasi per oltre due mesi. Si è cominciato nella prima decade di settembre con le uve bianche, vendemmiate nelle aree interne dell’Irpinia anche alla fine da ottobre; ancora più ritardata la maturazione delle uve rosse, completata in alcune zone nei primi giorni di dicembre.

Contrariamente a quanto accade di solito, le vendemmie dei diversi vitigni si sono completamente accavallate, tra fiano e greco prima di tutto, ma anche su coda di volpe, falanghina e, in alcuni casi, sull’aglianico.
A dispetto dei numerosi distinguo agronomici, varietali e territoriali, si è delineato fin dalle prime fasi un carattere peculiare dell’annata che accomuna espressioni diverse sia sui bianchi che sui rossi: vini decisamente verticali, freschi ed infiltranti, di media struttura e ampiezza, ma potenzialmente in grado di evolvere a lungo in bottiglia.